"P" come poesia

AI LATI ESTREMI DI UN GRIDO

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guga_new
view post Posted on 14/5/2014, 23:57




AI LATI ESTREMI DI UN GRIDO

Inabissati da zavorre di odio
respiriamo impalpabili disarmonie

La verità del volo
la gioia di una caduta
innumerevoli condensati di cemento

Il peso dei silenzi
il chiarore dei ritorni
musiche sincopate dei quartieri multietnici

Il pianto irrefrenabile degli addii

Non ci fermeremo
fino a quando non saremo pietre o inerti stalattiti
oppure scenderemo sul fianco umido di una grotta di mare
ai lati estremi di un unico grido
lungo rettilinei di lava nervosa
al ghiaccio lunare

Nell’afa ambrata del mezzogiorno
molliche di fame
mancate eucarestie

Annegheremo
nell’ora fiammeggiante
nell’ansia corruttrice di amebe argentate
purché l’odio si chiuda
in una ridda di tenebre
nei macilenti mesi dell’ultimo inverno

Abbattono usignoli
nell’aria limpida di rugiade
ingannano delfini
su onde spettinate
nei fuochi spenti dei pomeriggi d’autunno
cercano le ossa tra le ceneri

C’inabissiamo
leggeri come idee meravigliose
imbottiti di pietre rivestite di piombo


(2010 Maggio)
 
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