"P" come poesia

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B_NORM    
view post Posted on 21/5/2014, 08:21 by: guga_newReply
CACOFONICHE ASSENZE

Quando i secondi si dilatano
a contenere la marea del tempo
e la notte è un deserto di stelle

Quando universi di fame
attraversano i bivacchi del mondo
e la sera si vende sui marciapiedi
in quartieri dorati

Quando la biglia del rimorso rotola
su ottuse coscienze
e l’ira dei sacerdoti delle inutili assoluzioni
somiglia all’allegria contagiosa di un condannato

Quando l’ansia divoratrice di un incendio
o la fame di un ritardo che costringe all’inedia
si manifestano in urla di labbra crocifisse

Quando l’immobile forza che paralizza l’urlo
è il richiamo di un demone che slivella desideri
e la virtù si sveste dei balbettii dislessici

soltanto allora

leggeremo cacofoniche assenze
nelle pupille dilatate

(2010 Luglio)
Comments: 0 | Views: 3Last Post by: guga_new (21/5/2014, 08:21)
 

B_NORM    
view post Posted on 21/5/2014, 08:16 by: guga_newReply
ABBOZZO DI PASSIONE

Argilla primordiale dell’amore
nella mano di un Picasso minore.
Incoercibile sete dei tuoi seni di sabbia.

Un trionfo per i sensi affamati
dall’attesa. Ma poi ci siamo amati
di potenza inespressa. La tua bocca che morde.

Sorriso abbacinato dell’oblio
il tuo cappio di fiori per l’addio.
Gioielli abbandonati nell’ora dei rifiuti.

Pazientemente seminavo dita
nella pelle giardino. Inaridita
nei miti artificiali la gioia decantata.

Vivo come una spiga l’esistenza
nella terra assetata. Muoio senza
le manette d’amore che stringi con violenza.

(2010 Agosto)
Comments: 0 | Views: 2Last Post by: guga_new (21/5/2014, 08:16)
 

B_NORM    
view post Posted on 16/5/2014, 19:26 by: guga_newReply
LA CITTA' DISFATTA


Tre specchi, quattro sedie sgangherate, una camera.
Altrove
una casa in attesa, clonata:
tre specchi a costruire infiniti. Ma opachi.
Quattro sedie sgangherate color legno,
nascosto nel disordine un mazzo di carte
smazzate. Altrove in attesa - in attesa
di un sogno - frugano tra le ferite
di una casa, seppellita nel ricordo.

Ci teniamo a un amore di carne – di carte
smazzate, a una volta celeste contraria.
La città che fu madre amorosa è disfatta,
indecifrabile,
soffocata da nuvole di tenebre.
In tutto questo disordine una foto di lei.
L'ho ceduta, venduta
al miglior offerente. E' tornata.

Ci siamo stesi sul letto, avvinghiati,
moltiplicati in fondo agli specchi.


(2012, Ottobre)
Comments: 0 | Views: 2Last Post by: guga_new (16/5/2014, 19:26)
 

B_NORM    
view post Posted on 16/5/2014, 19:23 by: guga_newReply
IL CAMPO DEI NOMADI


Origini rinnegate nella memoria.
Svendita dell'odio al mercato dei gentili.
Nei giardini.
scissione di fiori.

Solo qualche orologio di ritardo
nelle ore di assenza.
Le altezze della follia
al coraggio dell'ultimo acrobata.

Il viaggio.
E un campo di nomadi.


(2012 Novembre)
Comments: 0 | Views: 2Last Post by: guga_new (16/5/2014, 19:23)
 

B_NORM    
view post Posted on 16/5/2014, 19:20 by: guga_newReply
FUOCO TESTIMONE

I forni crematori eruttano cenere viva
e fiammelle danzanti divertono le sentinelle
al limitare di notti sature di fantasmi.

Nei camminamenti tra i bassi padiglioni
ombre cupe dissimulano ghigni crudeli
fagocitando dolori senza nome.
Mattoni refrattari
trattengono l'involontaria crudeltà del fuoco.

Preghiere sommesse frusciano tra le lamiere
senza la forza di salire in alto. A volte gli dei
non raccolgono – distratti – le voci dei morti viventi
neanche le piccole attese di piccole mani
le dita strette ad altre mani assenti.

Nessuno si astenne
dalla fatica del fuoco.

Qualcuno sopravvisse per ascoltare
dopo il massacro
contro l'evidenza di ossa testimoni
voci che predicavano negazioni.

Soltanto il fuoco può essere perdonato
almeno fino a quando le ultime lingue
esaleranno fumo nel cielo polacco.

(2012, Ottobre)
Comments: 0 | Views: 2Last Post by: guga_new (16/5/2014, 19:20)
 

B_NORM    
view post Posted on 16/5/2014, 11:23 by: guga_newReply
BLUES IN CINQUE QUARTI

Quel timore di cadere o far cadere.

Ci teniamo alla vita come se tutto fosse finito
e ogni speranza per noi.

Ogni speranza per noi
nata incespicando in pesanti allegrezze di giovani vecchi
per il timore di cadere o far cadere.

Quel timore di cadere o far cadere
ogni speranza per noi
nata incespicando in pesanti allegrezza di giovani vecchi
che ci tengono in vita come se tutto fosse finito.

(2012, Ottobre)
Comments: 0 | Views: 2Last Post by: guga_new (16/5/2014, 11:23)
 

B_NORM    
view post Posted on 15/5/2014, 18:29 by: guga_newReply
STRACCIO ROSSO BANDIERA


Non esiste una strada
che punti dritta al mare:
sempre s’incontrano
curve e deviazioni
dal cuore alla frontiera.

Come noi
con uno straccio rosso che non è più bandiera.


Non resistono anime
con feritoie e androni:
da sempre si elevano
le Torri di Babele
di voce fredda e altera.

Ma non per noi
sotto uno straccio rosso che non è più bandiera.


Non lo vedi il carnefice
del toro nell’arena:
il sangue è negli zoccoli
giavellotti nel cuore
tristezza di barriera.

Anche per noi
con uno straccio rosso che non è più bandiera.


Il fiore di campagna
si nutre di speranza:
c’è un campo seminato
di archi e di viole
esposti alla bufera.

Vive per noi
per uno straccio rosso che non è più bandiera.


Un coro di alfabeti
in distese di sale:
sollevano parole
dalla nebbia al pudore
e si fanno preghiera.

Cercando noi
con uno straccio rosso che non è più bandiera.


Un volo di colombi
con le ali a reazione:
lottano contro il vento
come angeli ciechi
nell’angusta voliera.

Ride di noi
per uno straccio rosso che non è più bandiera.


Urla dalla sorgente
Il mare del non dato:
il duro naufragare
nasce dal pugno aperto
di una mano leggera

chiuso su noi
in uno straccio rosso che non è più bandiera


(2009 Dicembre)
Comments: 0 | Views: 13Last Post by: guga_new (15/5/2014, 18:29)
 

B_NORM    
view post Posted on 15/5/2014, 18:18 by: guga_newReply
COLORI PIÙ TENUI


Si nasconde – il giorno – negli anfratti
del cuore
risplende – la notte – con bagliori
grigio perla

indifferente colore.

(Ad Aprile
passava un pittore
con la sua tavolozza
contro il bianco dei muri –
sfidava le pareti
abbacinate dal mezzogiorno –
tutti si fermavano ad ammirarlo
a chiedere un ritratto
a pretendere un riscatto
fino a quando lo fecero fuggire)

Si nasconde – il giorno d’Aprile –
all’imbianchino
che imbratta di vivida calce
i colori più tenui
con un pennello così grande
da occultare la tavolozza
lasciata sotto il muro.

Torneranno ogni tanto –
l’imbianchino, il pittore –
ad aggiustare il trucco alle finestre
alle unghie laccate – grigio
perla – delle porte

indifferenti al dolore.



(2010 gennaio)
Comments: 0 | Views: 5Last Post by: guga_new (15/5/2014, 18:18)
 

B_NORM    
view post Posted on 15/5/2014, 18:13 by: guga_newReply
COLORI DELL’ADDIO


pinguini rosa
indossano il becco dell’anatra
nel cielo rosso di ghiaccio

il blu della speranza
nuota nel verde dell’attesa
su creste bianche di lana

ma sei tu

il tuo angolo azzurro
il volo nero di un grido


(2009, Dicembre)

Comments: 0 | Views: 3Last Post by: guga_new (15/5/2014, 18:13)
 

B_NORM    
view post Posted on 15/5/2014, 18:07 by: guga_newReply
CLESSIDRE

Sole crepuscolato malinconizzarrossa
ancora un giorno crocifisso – si monumenta
di sale e di neve l’air bag dell’ultima strada
da soffocato abbraccio – lo spazio di un ricordo
rilabirinta il prezzo dell’abbandono caos
frammento d’esplosione universordinata.

Riaccende la pioggia le orde dei funamboli
esposti – scenari di troppe voci teatranti
e le impronte sopra l’asfalto ripartiscono
i fiori della notte in fiammeggianti trasporti
di fiaccolato dolore.

Specchia la carovana di carezze il deserto
evocato dal lutto all’accerchiato miraggio
della luce nel mutante passaggio di sabbia
rovente.

(2010 Marzo)
Comments: 0 | Views: 5Last Post by: guga_new (15/5/2014, 18:07)
 

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