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guga_new | Posted: 21/5/2014, 08:31 NAUFRAGIO (Ai clandestini smarriti nelle onde mediterranee) Diamanti grezzi stivati in illusioni galleggianti ostaggi delle onde nei crepuscoli che colorano gli occhi. L’avvenire una somma enigmatica di eventi da scoprire. L’alba un’avventura negli sguardi assonnati quando oceani di silenzio circondano parole neonate ma una folla di lamenti evade dalle corde vocali. L’attesa. Un grappolo di speranze sfregiato dai marosi: di tutti i ricordi d’amore rimangono le scorie. Nessuno riconosce le ore dietro le maschere dell’attesa – dèmone o dea avvolta in sudari. Nessuno aveva detto alla notte di spegnere i sorrisi nell’ora fremente tra il desiderio e la fuga quando gemme di solitudine in caduta libera compongono corone di chiodi ad opprimere il giorno. Ombre invisibili nell’insulto della notte scartano bruscamente verso la fretta nelle presenze percepite dall’alito dei silenzi. Il mare diventa culla al fragore dei silenzi: regala mulinelli che li affonda nel vuoto orfani di un’andata e di un ritorno o di una fine. Attende con la pazienza di un felino l’urlo gli artigli sfoderati a un istante dal naufragio. Dimenticato alfabeto il viaggio. (2010 Agosto) |